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29 aprile 2013 1 29 /04 /aprile /2013 09:35

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La ricetta che vi racconto oggi, è un’idea nata durante la nostra full immersion americana, di cui vi abbiamo già parlato Filippo ed io, rivisitazione “a modo nostro” dell’ “americanissimo hamburger”. Leggendo hamburger, non andate a pensare subito al mcdonald’s… mi raccomando!!!

Il Mc SICILY è il piatto di oggi, un hamburger mediterraneo, come si capisce dal nome.

Iniziamo dagli ingredienti, tutti tipici e di alta qualità, pesce spada, meglio se locale, lardo di maialino nero dei Nebrodi (ma va bene pure il più conosciuto e diffuso lardo di Colonnata), composta di cipolline dolci, composta al peperoncino, menta fresca, pepe, olio EVO, sale, panini per hamburger.

Ovviamente, non dimentichiamo mai il buon bicchiere di vino per il cuoco, in questo caso, ad accompagnare la preparazione e poi anche la cena, ho scelto un rosso siciliano, a base di nerello cappuccio e nerello mascalese (vitigni autoctoni siciliani).

Bene, per fare l’hamburger tagliare le fette di pesce spada a dadini, sminuzzare le fettine sottili di lardo quindi unire tutto in una ciotola, aggiungendo la menta sminuzzata con le mani, pepe ed un filo d’olio. A questo punto l’hamburger è quasi fatto: prendiamo il contenuto della ciotola, formando prima delle polpette e di conseguenza schiacciandole con le mani, quindi sistemiamo gli hamburger su un tagliere e lasciamo riposare in frigo (fondamentale il passaggio in frigo: consente di ricompattare l’hamburger, cosí non si sfalderà mentre lo scottiamo sulla piastra).

Nel frattempo abbrustoliamo i panini tagliati a metà e farciamoli con un pugnetto di insalatina fresca con un filo d’olio.

Passiamo a cuocere gli hamburger, sulla piastra bollente, basterà scottarli girandoli due o tre volte.

Completiamo il nostro Mc SICILY, farcendo il panino con l’hamburger, a scelta potete decorare il piatto con le due composte, oppure passarne appena un velo sulle due metà di pane.

E adesso veloci veloci a tavola!!!

PS: non avvilitevi se qualcuno vi dirà “buono l’hamburger di maiale con la menta”, è solo che l’hamburger di pesce spada non se lo aspetta nessuno (oppure avete esagerato con il lardo…)

 

Stay tuned my chefs

 

Riccardo La Malfa 

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24 gennaio 2013 4 24 /01 /gennaio /2013 07:28

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Pesce Accartocciato

Oggi vi racconto una ricetta molto poco fantasiosa,  ma estremamente prelibata e gustosa e, particolare che non guasta, che può diventare una ricetta veramente semplice.

Naturalmente partiamo dal solito “nostro ingrediente principale”, un buon bicchiere di vino bianco ghiacciato, consiglierei un buon catarratto.

Poi è bene ricordare la prima regola per la buona riuscita di qualsiasi ricetta: scegliere ingredienti di prima qualità, soprattutto quando si tratta di pesce…

E proprio un bel pesce andiamo a cucinare, un fantastico e freschissimo dentice nostrano!

Quando il pesce è veramente fresco la cosa più complicata è riuscire a preservare il suo sapore , cercando di alterarlo il meno possibile.

Ho scelto di fare il dentice al cartoccio: quindi grande attenzione alla “farcitura” da introdurre nella pancia del nostro dentice, debitamente pulito (meglio se dal vostro pescivendolo di fiducia). Per questo, consiglio di evitare triti d’aglio/pan grattato ed altro che possa “coprire” il sapore del pesce, io ho preferito un trito di prezzemolo, limone e pepe nero in grani.

Per contorno ho scelto un grande classico, con una piccola variazione: patata “d’ordinanza”, con l’aggiunta di pachino e capperi di salina (NB: non dissalati=non lavati).

Andiamo con ordine: farciamo il nostro dentice con il trito precedentemente preparato, poi adagiamolo nel cartoccio predisposto nella teglia da infornare, disponiamo intorno le patate tagliate a fettine, i capperi ed i pomodorini pachino.

A questo punto chiudiamo il cartoccio e mettiamo la teglia nel forno, precedentemente acceso a 180 gradi, tempo di cottura 40 minuti. Alla fine della cottura, io consiglio di portare direttamente in tavola la teglia/pirofila, senza indugiare troppo… giusto il tempo di aprire il cartoccio.

Per questa cena abbiamo deciso di accompagnare il nostro dentice con dell’ottimo etna rosso, per chi invece preferisce l’abbinamento con il vino bianco, consiglio  vini fruttati ma con buona gradazione alcolica.

R. La Malfa

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6 dicembre 2012 4 06 /12 /dicembre /2012 08:26

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Risotto del Marinaio

 

Il piatto che vi racconto oggi, è veramente facilissimo nella preparazione, ma dal sapore assolutamente straordinario.

Quando neanche i suggerimenti di Madame Luverte riescono ad ispirare il mio menù, e voglio comunque soddisfare il mio desiderio di novità, non mi resta altro rimedio che tentare la fortuna online, nella speranza di trovare qualcosa di accattivante.

È proprio così che ho trovato e sperimentato (con qualche divagazione sulla ricetta originaria) il piatto che sto per raccontarvi.

Non fatevi ingannare dall’utilizzo del riso: si tratta di un piatto dal sapore forte e deciso, di grande impatto al palato.

Per farvi capire cosa intendo, mi basta solo dichiarare i due ingredienti principali: capperi di Salina ed acciughe fresche. A completare la lista aggiungiamo cipolla dorata e vino bianco.

Partiamo dall’ingrediente preliminare, che poi ci accompagnerà anche a tavola: un buon bicchiere di vino rosso, strutturato, preferibilmente pugliese o siciliano. Iniziando a sorseggiare questo buon bicchiere di rosso, mettiamo la padella sul fuoco con un filo d’olio extravergine di oliva, ho utilizzato uno splendido olio delle campagne foggiane, appena sentiamo che l’olio è caldo aggiungiamo una cipolla dorata finemente tritata. Trucchetto, sempre valido quando si usa la cipolla: aggiungiamo un “filino” (= meno di ¼ di bicchiere) di acqua alla cottura, eviteremo così di bruciare la cipolla.

Appena la cipolla imbiondisce aggiungiamo mezza acciuga spinata, tagliata grossolanamente. A seguire, questione di secondi, aggiungiamo il riso ed iniziamo la cottura…

Iniziamo quindi ad aggiungere un po’ di brodo, precedentemente preparato, preferibilmente ancora caldo per non far diminuire la temperatura di cottura. Quando sta iniziando ad asciugare, “svuotiamo” in padella il battuto di capperi ed acciughe che avevamo preparato nel frattempo. Mantechiamo e, dopo un minuto, sfumiamo a fiamma bassa con un po’ di vino bianco: questo per attutire un po’ la  “forza” di capperi ed acciughe. Se il nostro controllo dice che il riso ancora non è abbastanza morbido (seppur al dente), un’ultima aggiunta di brodo. Mantechiamo fino ad ultimare la cottura.

Ultimo sorso del buon bicchiere di rosso e…Pronti per impiattare!!

Se volete, come decorazione al piatto, possiamo utilizzare un filetto di acciuga e dei capperi.

A scelta l’aggiunta di un filo di olio extravergine d’oliva “a crudo”.

Avvertenza: il sapore è forte e vigoroso, questo è proprio un… piatto da marinai (ecco spiegato anche il nome del piatto) –l’acciuga infatti è da sempre un ottimo rimedio ai “problemi di navigazione”-, quindi potrebbe non essere l’ideale per una romantica cenetta tete-a-tete, almeno che non siate sicuri che “ella” apprezzi!!

Io ho personalmente ho scelto questo piatto per una “romantica” cena, con un mio carissimo amico romano, buona forchetta e gran cuoco. Ha “apprezzato”…  

 

A proposito, ho scelto un vino rosso pugliese, un buon negramaro, proprio per accompagnare sapori così forti 

 

Riccardo La Malfa


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20 novembre 2012 2 20 /11 /novembre /2012 19:17

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Eccomi ad inaugurare una nuova rubrica, nata da un’idea mia che è molto piaciuta all’amico Filippo.

Ci siamo chiesti “il menstyle fin dove può arrivare? Possiamo pensare ad un approccio stiloso perfino in cucina ed a tavola?” e la risposta sta tutta nel primo post di questa nuova rubrica, che non vuol essere un ricettario ma uno scherzoso modo per provare a raccontarvi la CUCINA, con l’occhio di noi maschietti, anche attraverso aneddoti realmente vissuti. Senza mai prenderci troppo sul serio…

Inutile negarlo… oggi il tema cucina con annessi e connessi è di gran moda (basta vedere quanti format televisivi in circolazione si possono trovare su tutti i canali)… si dice che l’uomo che cucina sia pure sexy e che alle donne piaccia tanto… ma vuoi mettere la soddisfazione di cucinare anche per il ristretto circolo di tuoi amici gourmet?

 

Insomma, secondo me il primo ingrediente per cucinare per noi uomini è il divertimento ed il piacere di vedere il gusto dei vostri invitati mentre assaggiano, le prime volte con molta circospezione –quasi con sospetto-, i vostri piatti.

Il secondo ingrediente,  è il buon vino: “è ovvio” direte voi… ma vi dico che non lo è: prima ancora che per i vostri invitati, il buon vino è fondamentale per il cuoco! E non perché serve per sfumare tanti piatti, ma proprio perché con un bel calice di buon vino, da sorseggiare durante la preparazione, c’è molto più piacere a cucinare!!!

Il terzo ingrediente è invece avere dei buoni fornitori, con ingredienti di qualità è tutto più facile: pensiamo anche ad un semplice “spaghetto con le vongole”, se le vongole non sono veraci e la pasta non è di quelle top, potrete pur essere i cuochi più esperti del mondo, ma l’assaggio non sarà molto gustoso.

Il quarto ingrediente è la curiosità e la voglia di osare: curiosità nel provare abbinamenti non scontati, voglia di osare preparando piatti nuovi e magari difficili. A me capita spesso, e ve ne racconterò, di preparare ricette suggerite dalla mia amica Madame LuVerte: lei me le spiega con semplicità, ma per un povero maschietto è sempre complicato… ma vi posso assicurare che finora non abbiamo mai toppato: sarà che me le spiega bene, ma sarà anche che cucinare cose nuove e magari complicate (tranquilli, nulla di straordinario: ci sono riuscito pure io…) dà proprio tanto gusto.

Quinto ingrediente: un buon numero di cavie amici, alle quali fare assaggiare gli abbinamenti più estrosi che a voi piacciono.

Last but not least, il sesto ingrediente: la mise en place accattivante (così, in casi estremi…c’è sempre e comunque una bella coreografia a salvarvi la reputazione di “homo stilosus”.

…se non ve ne foste accorti: ecco la PRIMA RICETTA della nostra nuova rubrica…

Stay tuned     

 

Riccardo La Malfa

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